Influencer marketing post pandemia: i trend che cambiano - Agenzia marketing strategico e operativo

Influencer marketing post pandemia: i trend che cambiano

L’influencer marketing un trend in crescita, per i brand che vogliono comunicare con il loro target obiettivo.

 

Il nuovo influencer marketing cambia nel post pandemia e si completa con i nuovi trend.

 

Quali sono questi trend?

 

Scoprili continuando a leggere  questo articolo!

 

Prima di svelarti le sue nuove tendenze legate all’ influencer marketing nel 2023 , è doveroso conoscere questo argomento.
 

L’influencer marketing: i dati utili da conoscere

 

Si sa che nel marketing, tutto deve essere misurabile per stabilire obiettivi e risultati.

 

Prima di parlare dei trend dell’influencer marketing, dobbiamo capire perchè è diventato un modo di comunicare così efficace e perchè moltissimi brand grandi, piccoli e micro, lo hanno inserito nella loro strategia di marketing.

 

Partiamo con dati alla mano

 

Secondo l’Upa (Utenti Pubblicità Associati), nel 2022 l’81% delle aziende intervistate hanno utilizzato strategie di influencer marketing per arrivare ai consumatori con un totale di circa 294 milioni di euro investiti, con una crescita del +8 % rispetto al 2021.

 

Per il 56% la spesa dell’influencer marketing va finanziata con il budget dedicato ai media, per il 35% con il budget marketing, mentre per il 9% con il budget destinato alla comunicazione.

 

La realtà è che puoi destinargli qualsiasi categoria di budget, l’importante è fare le scelte giuste per non incorrere a spese folli, portatrici di grosse perdite per la tua azienda.
 

Come cambia l’influencer marketing dopo la pandemia?

 

La pandemia Covid 19 ha creato notevoli cambiamenti degli scenari nel panorama mondiale, soprattutto dal punto di vista del marketing perché sono mutati i comportamenti delle persone.

 

Comportamenti che incidono notevolmente sul loro processo d’acquisto e sul loro modo di acquisire informazioni.

 

Questo cambiamento sociale ha dato una enorme spinta  all’influencer marketing che, nel periodo pandemico, ha registrato un enorme successo anche con i  budget più limitati.

 

Affidarsi a Nano e Micro-influencer è stata la mossa vincente di alcune aziende per due motivi:

  • Collaborazioni a costi contenuti;
  • performance ed engagement rate più alti, dovuti da un tasso di iterazione più elevato rispetto a quanto si registra con i Macro-influencer;

 
Possiamo dunque dire che nel post pandemia la strada è ormai spianata.

 

Gli utenti hanno capito l’importanza dei social e del ruolo dell’influencer, che per loro è diventato come “una persona familiare” con la quale condividono interessi e con la quale sentono di avere un legame; questo porta gli influencer ad essere letteralmente modelli di riferimento.

 

Le persone “modello” sono quelle che ispirano fiducia ed è proprio qui che subentrano le strategie di influencer marketing.
 

Influencer marketing e brand

 

I brand mirano al target dell’influencer (che deve coincidere con il loro target), al fine di portare i potenziali clienti nel loro funnel e raggiungere così l’obiettivo.

 

A breve ti sveleremo i nuovi trend; rimani concentrato e ricorda che conoscenza = autorevolezza.
 

Come scegliamo il giusto influencer?

 

La domanda ora “sorge spontanea” come si sceglie l’influencer adatto a ciascun brand?

 

Le caratteristiche principali  su cui basarsi sono:

  • Sa creare contenuti di qualità;
  • è in grado di influenzare un pubblico in target;
  • è in linea con i tuoi valori aziendali;
  • rappresenta benissimo il brand.

 

Consigli per trovare l’influencer adatto:

 

Ci sono alcuni step attraverso i quali passare prima di essere in grado di scegliere l’influencer più adatto per il tuo piano di influencer marketing.

 

Cominciamo dalle basi

 

Definire gli obiettivi

 

Definite l’obiettivo è il primo passo per una collaborazione efficace; per aiutarti ti chiediamo di rispondere a queste domande:

 

  1. A quale fase del funnel ti riferisci?
  2. Chi è il tuo target e qual è il budget a disposizione?
  3. Su quali piattaforme è presente il tuo target?
  4. Cosa ti aspetti dalle campagne di influencer marketing?

 

Definisci il budget

 

Per definire al meglio il budget, devi avere ben chiare alcuni punti cardine:

 

  • A quanto ammonta il totale che vuoi dedicare al digital marketing?
  • Su quali piattaforme intendi investire?
  • Per quanto tempo vuoi far durare la collaborazione?
  • Che tipologia di influencer scegliere?
  • Quali contenuti dovrà creare l’influencer e quanto avrà bisogno del tuo supporto?
    Tieni conto che un nano influencer spesso lavora per cifre intorno ai 150 euro, un micro-influencer per tariffe tra 150 e 800 euro, un medio influencer per costo compreso tra 800 e 3000 euro, una celebrity per più di 3000 euro.

 
Analizza i profili

 

Una volta che la strada di ciò che vuoi e come vuoi ottenerlo è chiara, è il momento di fare analisi.

 

Fai una buona analisi dell’influencer che hai individuato (o anche più di uno), prendendo in considerazione:

 

  • Rilevanza nel settore di riferimento;
  • L’affidabilità del profilo;
  • Il target;
  • Il numero di collaborazioni che sta svolgendo l’influencer;
  • Lo stile dei suoi contenuti
  • Il media-kit

 

Se ti stai approcciando adesso al mondo dell’influencer marketing devi assolutamente sapere che:

 

Il media-kit è il documento di presentazione dell’influencer e dei dati delle sue precedenti collaborazioni.

 

Quando ti troverai ad analizzarne uno, assicurati che contenga:

 

  • I dati sulle piattaforme;
  • Informazioni sul valore del suo Personal Branding;
  • Esempi di collaborazioni passate;
  • Attività che può svolgere;
  • Target della sua community;
  • Contenuti.

 

ATTENZIONE! Ti sto indicando queste conoscenze affinché non pensi che basti guardare soltanto il numero di followers quando scegli un influencer per la tua strategia. Mi raccomando!!
 

La creazione dei contenuti nell’influencer marketing

 

Il contenuto è il protagonista assoluto in questo particolare settore del marketing, vediamo ora come si più gestire il piano di comunicazione e la produzione dei contenuti.

 

√ L’influencer, può produrre contenuti in autonomia con l’approvazione finale dell’azienda (generalmente si fa così se la collaborazione è con un micro-influencer).

 

√ L’influencer e l’azienda, collaborando sulla definizione e sulla produzione dei contenuti.

 

√ L’azienda, nella sua sede e con i suoi strumenti.

 

Per aiutare gli influencer nella collaborazione, l’azienda deve possedere ottime Brand Guidelines composte di Tone of Voice e Style Guide.

 

Tranquillo/a ecco le definizioni che stavi per andare a cercare…

 

Brand guidelines: indicano l’insieme degli elementi riguardanti la forma e la sostanza del marchio. In parole povere rappresentano il libretto delle istruzioni nel quale un’azienda racchiude tutte le scelte strategiche che sono state utili per la definizione della sua Brand Identity, riconoscibili, nel nostro caso, dall’influencer.

 

Tone of voice: è la tipologia chiave di linguaggio utilizzata dal Brand per comunicare sia sui social, sia con i soggetti che collaborano. Se si usa un tone of voice differente da quello stabilito, si rischia di danneggiare l’immagine del brand.

 

Style guide: è un manuale che presenta gli elementi visivi (che richiamano il logo) e gli elementi per testi (parametri di copywriting) al fine di consolidare e mantenere una brand identity.
 

Analizza i risultati

 

Una delle cose più importanti da fare è analizzare i risultati (ricorda: nel marketing tutto deve essere misurabile e sostenibile).

 

Senza usare tool di analisi dati (e qui si aprirebbe un mondo, chissà se uno di questi giorni non approfondiremo l’argomento con un articolo dove ti parliamo dei tool che usiamo noi in Daruma), i risultati possiamo misurarli con:

 

La reach (copertura), per misurare la portata campagna di influencer marketing, ossia il numero di persone che sono state raggiunte.

 

L’engagement, per rilevare il totale delle interazioni (like, commenti, click, condivisioni, reazioni, brand mentions) di un contenuto condiviso e per avere una prima idea dell’impatto di un influencer.

 

L’engagement rate (tasso di coinvolgimento), per mostrare il rapporto tra il totale delle interazioni e il numero di follower dell’influencer. È importante calcolare questo tasso, anche se non è del tutto preciso visto che la maggior parte delle volte ci sono interazioni anche di non followers. Il nostro consiglio è di calcolarlo ma non prenderlo come unico riferimento per un’analisi di risultati.

 

Le conversions (conversioni), per contare vendite, download, sottoscrizioni alle newsletter e azioni degli utenti che ti permettono di raggiugere gli obiettivi di marketing prefissati.

 

Il ROI (Return on investment) per misurare il rendimento di un investimento in relazione al capitale investito. Si calcola sottraendo alle revenues (ricavi) della campagna il suo costo. Se è positivo allora la campagna è stata ottima mentre, se nel caso contrario è negativo, bisogna capire cosa è andato storto e rimediare.
 

Come collaborano con aziende e brand per la promozione di prodotti

 

Abbiamo detto che aziende e brand utilizzano ormai in modo quasi stabile le campagne di influencer marketing, vediamo ora come si crea la sinergia.

 

Quando si tratta di aziende e brand che cercano un influencer:

 

Di norma, fanno la loro analisi tenendo in considerazione tutti i parametri di cui abbiamo parlato qualche riga più su, individuano l’influencer che meglio li rappresenta e entrano in contatto con loro.

 

Stabiliscono i dettagli della sponsorizzazione (numero di post, compensi, tipo di contenuto);
Creano gli accordi per le collaborazioni e contratti;

 

Quando sono gli influencer a proporrei ad aziende e brand:

 

La ricerca di collaborazioni nell’influencer marketing è a doppio senso per cui gli influencer che hanno interesse a collaborare con un brand o una azienda, per tutta una serie di ragioni; li contattano e si propongono.

 

Inviano il loro media kit per presentarsi e spiegare perchè lui o lei sono adatti per sponsorizzare il brand e|o il prodotto e se si arriva ad un accordo si procede come abbiamo appena spiegato a formalizzare il tipo di collaborazione.

 

Una volta che abbiamo compreso come scegliere il giusto influencer è arrivato il momento di conoscere le tendenze del 2023 in relazione all’influencer marketing.
 

I Nuovi Trend dell’Influencer marketing 2023

 

L’utente non si accontenterà di quello già ricevuto dal suo influencer, ma vorrà nuovi contenuti che vadano di pari passo all’evoluzione dei suoi comportamenti.

 

Le collaborazioni, quindi, dovranno essere più “cliente centrico”.

 

Avatar ed influencer virtuali avranno sempre più spazio grazie soprattutto alla Generazione Z che si lascia ispirare da loro, perché li considera interessanti e coinvolgenti al pari di uno umano.

 

Il 2022 ha mostrato il loro utilizzo, soprattutto per la categoria beauty.

 

Gli influencer porteranno sempre più utenti sulle piattaforme, ma stavolta lo faranno sfruttando la leva sensoriale e la dinamicità dei contenuti per emozionare i propri followers.

 

L’ASMR, quindi sarà utilizzato ancor di più e sicuramente, verrà implementato per altre categorie di prodotti, oltre al food and beverage.

 

Ci saranno tante collaborazioni con micro-influencer per vendere prodotti ai loro followers fidelizzati.

 

Avremo piccoli passi in avanti riguardo al metaverso perché se nel 2022 è stato piantato un seme nella testa degli utenti, nel 2023 inizieremo a vedere qualche investimento importante soprattutto dai grandi brand.

 

Non ci sarà da meravigliarsi se le aziende di abbigliamento faranno provare ai loro clienti, o magari agli influencer, scarpe o indumenti da remoto, senza andare in negozio fisico.

 

Figo no??

 

Il social selling sarà adottato dalla maggior parte dei brand per individuare potenziali clienti migliori tramite community, per costruire relazioni più forti e durature, e raggiungere gli obiettivi di vendita prefissati.
 

Influencer marketing: cosa sai in più.

 

Ora sai che l’influencer marketing post pandemia è più vivo che mai e continuerà ad evolversi con contenuti sempre più innovativi, verso nuove categorie di aziende e con nuovi trend.

 

Sai anche che non si scherza a riguardo perché, una campagna di questo tipo se condotta nel modo sbagliato, può portare grosse perdite alla tua realtà aziendale.

 

Il nostro consiglio è quello di partire con una strategia di marketing definita, realistica e sostenibile per il tuo business.

 

Per fare questo ed ottenere risultati concerti e misurabili devi studiare! e

 

Laddove ti accorgi che le tue competenze diventano un limite, affidati a professionisti in grado di aiutarti.

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