Affissioni 6X3: il canale mediatico che non conosce crisi

Affissioni 6X3: il canale mediatico che non conosce crisi

affissioni 6x3

Le affissioni 6×3 sono ritenute per qualcuno invadenti, per altri un disturbo visivo al decoro urbano, per altri un piacevole passatempo nelle lunghe soste al semaforo ed un modo per restare aggiornati su aziende, prodotti e promozioni.

 

Per gli imprenditori delle più svariate categorie merceologiche le affissioni 6×3 sono, di certo, uno dei più quotati canali mediatici tradizionali per dare visibilità alla propria azienda, soprattutto se il business è locale. I manifesti di grande formato outdoor, comunemente chiamati 6×3 (dalla loro più comune dimensione in metri), sono il canale mediatico che non ha subito il sopravvento del digitale, ed ora vi spiego il perché.

Un media che non conosce tempo, mode e non teme il sempre crescente sviluppo della pubblicità digitale; proprio così, perché il trend di questo mercato, nonostante la grande crescita degli investimenti pubblicitari nel digitale, è uno dei pochi a non conoscere flessioni, né di visibilità né, tantomeno, di fatturato delle aziende che operano nel settore.

Il settore delle affissioni 6×3, peraltro, crea indotto per diverse aziende locali:

 

  1. Sono tantissime le imprese che, sempre più, tornano ad investire su questa forma di pubblicità, sia per promuovere la propria brand identity sia per lanciare prodotti, sconti, promozioni e servizi a livello locale.
  2. Le affissioni creano un indotto economico tra agenzie, tipografie e attacchinaggio da svariate decine di migliaia di euro e con un impiego di centinaia di lavoratori.
  3. I Comuni e le agenzie di riscossione tributi che, grazie alle imposte sulla pubblicità che incassano dalle aziende autorizzate (variabile tra i 900 ed i 2000 Euro annui per ogni impianto) si garantiscono notevoli introiti.
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Campagna affissioni Daruma – Estate 2017

Ma come ogni settore che produce “reddito” anche questo è, spesso, aggredito dai famosi fuffologi che propinano 6×3 facendo leva sul prezzo (al ribasso) a scapito di una scarsa visibilità dell’impianto.

Un impianto con scarsa visibilità implica un’efficacia del messaggio pubblicitario notevolmente ridimensionata.

 

Come valutare la qualità dell’impianto affissione 6×3?

 

É facile notare, quindi, la differenza tra un impianto posto frontalmente ad un semaforo di lunga durata, magari in uno snodo con elevato traffico automobilistico, in paragone ad un impianto parallelo al senso di marcia, magari in strade semi-periferiche e, il più delle volte, a scorrimento veloce del traffico.

Già questa differenza, sostanziale, determina la diversa quotazione tra una campagna affisione 6×3 e un’altra.

Ad influire sulla quotazione c’è anche la qualità delle stampe.

Stampe sbiadite e di scarsa qualità, manifesti (a volte abusivi) affissi con grinze, errori nel sormonto dei pannelli e, talvolta, utilizzati per più clienti in una medesima quattordicina (la quattordicina è il periodo di 14 giorni che, da tutte le agenzie, viene considerato per questo tipo di affissioni) corrispondono inevitabilmente ad un prezzo conveniente, in apparenza!

Una campagna affissioni 6×3 che ha un prezzo giusto ed allineato al mercato dei professionisti del settore:

  • Osserva le normative in termini di tasse di affissioni ai comuni (si stima che circa il 28% delle aziende non siano in regola con il pagamento di questa imposta e, talune, abbiano autorizzazioni scadute pur continuando ad operare su quegli impianti)
  • Garantisce le migliori postazioni in termini di visibilità
  • Prevede un servizio di stampa e affissione elevato e rigoroso
  • Passa su manifesti ad alta risoluzione, affissi da operai specializzati, nel miglior modo possibile e che, soprattutto, rispettano il periodo d’affissione concordato con il cliente.

 

In un mercato sempre più attento alla spesa è consigliato, quindi, sempre rivolgersi ad agenzie radicate, credibili e organizzate perché “investire” è ben diverso da “spendere”.

 

Sergio Maddalena Founder Daruma

Ceo Koi srl

 

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